L’Eco Office: uno strumento che arricchisce la visita ostetrica
Da ostetrica, credo profondamente che ogni incontro con una donna debba essere un momento di conoscenza, di ascolto e di fiducia reciproca.
Negli ultimi anni, il mio lavoro si è arricchito di strumenti che mi permettono di sostenere in modo sempre più completo questo percorso, e tra questi c’è l’Eco Office.
L’Eco Office è un’ecografia di supporto alla visita ostetrica: non si tratta di un esame diagnostico, ma di un’osservazione ecografica eseguita durante la visita, che serve ad approfondire e integrare la valutazione clinica.
È una modalità riconosciuta e diffusa anche a livello internazionale: un tempo indicata come office ultrasound, oggi rappresenta una vera e propria competenza ostetrica, orientata a rendere la visita più completa, interattiva e personalizzata.
Durante la gravidanza, l’Eco Office mi consente di visualizzare insieme alla donna elementi preziosi come:
- la vitalità fetale e il battito cardiaco del bambino;
- la presentazione fetale, cioè la posizione del bambino (se cefalica, podalica o trasversa);
- la quantità di liquido amniotico;
- l’orientamento e la mobilità del feto nel suo ambiente intrauterino.
Sono immagini semplici, ma dal grande valore simbolico: vederle aiuta la futura mamma a comprendere meglio ciò che sente e vive nel proprio corpo, e trasforma la visita in un momento di partecipazione e consapevolezza.
Spesso le donne mi dicono che quel momento in cui “vedono” il bambino, anche se per pochi istanti, dà loro un senso di calma, di connessione, di fiducia.
L’Eco Office, infatti, non è solo uno strumento tecnico: è un mezzo di comunicazione, un linguaggio condiviso tra ostetrica e donna.
Mostrare un’immagine o ascoltare un battito insieme significa creare un ponte tra la sfera emotiva e quella corporea, tra ciò che la donna percepisce e ciò che l’ostetrica osserva.
Non una diagnosi, ma un accompagnamento
È importante sottolineare che l’Eco Office non sostituisce l’ecografia clinica del ginecologo.
Non ha finalità diagnostiche e non prevede referti, ma fornisce informazioni utili a orientare la consulenza ostetrica e a personalizzare il percorso di accompagnamento alla nascita.
È, in altre parole, un’ecografia “di supporto”, che aiuta a osservare e comprendere, senza invadere il campo della diagnosi medica.
L’Eco Office nel post parto
Questo strumento è prezioso anche nel periodo successivo alla nascita.
Durante le visite post parto utilizzo l’ecografia per valutare e misurare la diastasi dei retti addominali, una condizione molto comune dopo la gravidanza e spesso sottovalutata.
Molte donne, quando vedono sullo schermo cosa succede realmente nella zona addominale, comprendono finalmente l’origine di alcune sensazioni o difficoltà fisiche.
È come se il corpo, grazie alle immagini, trovasse le parole per spiegarsi.
Un valore aggiunto alla relazione
L’Eco Office, per me, è anche un modo diverso di fare assistenza.
Permette di unire rigore professionale e delicatezza, competenza e ascolto.
Non è un “di più tecnologico”, ma un valore aggiunto umano: un modo per accogliere la donna nel suo percorso, offrirle strumenti di comprensione e renderla protagonista del proprio benessere.
Quando una futura mamma vede il battito del suo bambino o osserva come si muove dentro di lei, la visita si trasforma in un’esperienza di presenza e di relazione.
E quando, dopo il parto, una donna vede la propria muscolatura addominale riprendere tono e continuità, quel momento diventa un segno tangibile di forza, di rinascita, di cura di sé.
Perché ho scelto di introdurla nel mio lavoro
Ho deciso di integrare l’Eco Office nelle mie visite perché credo che la conoscenza visiva aiuti la consapevolezza.
Offrire alle donne la possibilità di “vedere” significa aiutarle a capire, a riconoscere, a sentirsi parte attiva del percorso.
È uno strumento che arricchisce la mia pratica clinica, ma soprattutto la relazione: ogni immagine che mostro è anche un momento di scambio, di fiducia e di dialogo.
Ogni gravidanza è un mondo a sé, e ogni donna ha bisogno di essere accompagnata con rispetto, chiarezza e attenzione.
L’Eco Office mi permette di farlo in modo ancora più completo, trasformando la tecnologia in un gesto di cura.

